sabato 5 gennaio 2013

“La futura regina” di Philippa Gregory


Da molto tempo desideravo leggere un libro di Philippa Gregory, ma ogni volta in libreria la mia attenzione veniva poi attratta da qualche altro romanzo. Ho ricevuto “La futura regina” come regalo di compleanno e così finalmente si è presentata l’occasione di leggere qualcosa di questa autrice.

Philippa Gregory è una scrittrice e giornalista radiotelevisiva, si è laureata in Letteratura settecentesca all’Università di Edimburgo e vive nell’Inghilterra del Nord. Ha scritto diversi romanzi, tra cui “L’altra donna del re” da cui è stato tratto un film con Scarlett Johansson, Natalie Portman e Eric Bana incentrato sul triangolo amoroso tra Enrico VIII e le sorelle Bolena, Anna e Maria.





“La futura regina” è il quarto libro della serie dedicata dalla Gregory alla Guerra delle due Rose:

1. La Regina della Rosa Bianca
2. La Regina della Rosa Rossa
3. La Signora dei Fiumi
4. La Futura Regina

In questo quarto volume siamo nel 1456. Il conte di Warwick, il creatore di re, è uno degli uomini più influenti della corte di Edoardo IV. Non ha discendenti maschi, ma solo due figlie femmine: Isabella la maggiore e Anna la secondogenita. E’ proprio quest’ultima, Anna Neville, la futura regina d’Inghilterra e moglie di Riccardo III, che racconta in prima persona gli eventi che si svolgono negli ultimi anni della Guerra delle due Rose, dall’ascesa al trono di Edoardo IV fino al regno di Riccardo III.

Il libro è decisamente ben scritto, scorre veloce, la lettura è piacevole. Ma nonostante le ultime pagine siano dedicate ad un’ampia bibliografia, il libro è davvero una storia inventata a tutti gli effetti. La stessa autrice nella sua nota al termine del volume evidenzia che è una sua “idea” quella di vedere in Anna Neville una vera e propria protagonista degli anni dell’ultimo periodo che vide la lotta per il trono tra il casato dei Lancaster e quello degli York.  Molte sono le imprecisioni storiche e, ad essere sincera, anche le descrizioni di Elisabetta Woodville e della sua famiglia a volte sono davvero “imbarazzanti”. E’ vero che era un’epoca in cui anche solo pensare di consultare un “mago” che facesse l’oroscopo a Sua Maestà era considerato alto tradimento e come tale un delitto punito con la pena di morte, è vero che al tempo in cui sono ambientati i fatti la superstizione e la stregoneria facevano parte della vita di tutti i giorni, ma in questo libro è tutto davvero troppo forzato.
E’ comunque affascinante leggere la descrizione della corte, dei tradimenti e degli intrighi che vengono tramati così come sono davvero coinvolgenti le pagine che descrivono l’inizio della storia, la fuga d’amore ed il matrimonio segreto tra Anna Neville e Riccardo, duca di Gloucester, futuro Riccardo III.
Insomma nell’insieme un libro piacevole, leggibilissimo per quello che è: un romanzo molto più “rosa” che “storico” ambientato in Inghilterra in un periodo, confuso e pericoloso, in cui si combatteva una sanguinosa guerra dinastica.

7 commenti:

  1. Si si Anna Neville che è innamorata di Riccardo III...solo a me sembra una cagata? Comunque io lessi il primo di questa serie in cui Elisabetta di York era pure lei innamorata di Riccardo. Si, Elisabetta a cui Riccardo aveva fatto ammazzare i fratellini. Beh, la Gregory è veramente una genia ad inventarsi ste cose va' là! :D Io ormai l'ho abbandonata non riesco più a leggerla, mi da troppo sui nervi!

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    1. E io che pensavo di essere stata troppo cattiva con Philippa Gregory!!! XD
      Hai perfettamente ragione. Anche qui nel finale si parla di Riccardo che amoreggia con la nipote Elisabetta, figlia del defunto fratello Edoardo.
      C'è da dire che la descrizione di Riccardo della Gregory è diametralmente opposta a quella di Riccardo III di Shakespeare XD
      Quale donna non si sarebbe innamorata di questo affascinante Riccardo? -_-
      Capisco il tuo nervosismo, anche per me un romanzo storico per quanto "romanzato" possa essere deve avere solide basi di "verità" storica, altrimenti meglio lasciare perdere...

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    2. sono d'accordissimo, e' tra i libri piu' insulsi che abbia letto

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  2. Mi piacciono molto le storie ambientate in epoche lontane anche perchè ho sempre amato Storia a differenza di quasi tutti i miei compagni...però dalla tua recensione non so se leggerò questo romanzo, un po' di verità deve esserci altrimenti la storia potrebbe scriverla chiunque con un po' di fantasia.
    Buon Anno cara Elisa!!!

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  3. Ciao a tutti, io ho letto the Kingmaker's Daughter in inglese e per quanto sia romanzato non è del tutto campato per aria, non solo perchè in Inghilterra da anni si sta discutendo su chi fosse veramente stato Riccardo III e quanto la sua immagine sia stata offuscata dalla "propaganda Tudor". I Tudor avevano tutti gli interessi a parlarne malissimo, essendone i successori non dinastici. Poi Shakespeare scrive il suo dramma storico cent'anni dopo gli avvenimenti, noi siamo culturalmente abituati a considerarlo verità storica, ma pure lui romanza parecchio. Ma la cosa interessante di queste vicende è che il dibattito tra gli storici si è intensificato ancora di più dopo la scoperta dello scheletro dell'ultimo re plantageneto, la cui ricostruzione del volto attraverso scannerizzazioni del teschio con le tecnologie attuali lo rende diverso rispetto a quello dipinto molto più conosciuto, anche se permane una certa durezza nei lineamenti. Che sia successo lo stesso con la sua fama postuma?
    Immagine tradizionale: http://www.openculture.com/2013/02/confirmed_the_bones_of_richard_iii_1452-1485_found_under_a_uk_parking_lot.html
    immagine ricostruita: http://www.guardian.co.uk/uk/2013/feb/05/king-richard-iii-face-recreated
    Francamente a me ha impressionato il grande interesse del mondo anglofono per questo ritrovamento, solo collegato alla ricostruzione shakesperiana? si tratta pur sempre di un personaggio vissuto cinquecento anni fa.
    Grazie dell'ospitalità e tante e buone letture a tutti :)
    Elena

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    1. Benvenuta Elena! :-)
      grazie per aver aggiornato la pagina con i link sul ritrovamento.
      Concordo con te sul fatto che Shakespeare probabilmente avesse calcato un po' la mano. Credo che tra la versione un po' troppo "rosa" della Gregory e quella del Bardo, la verità magari stia come sempre nel giusto mezzo.
      Amo molto il Riccardo III shakespeariano, mi sono divertita a leggere il libro della Gregory...
      Il personaggio di Riccardo mi intriga parecchio, sono rimasta sorpresa come te dall'interesse suscitato dal ritrovamento, ma mi fa anche molto piacere. Magari presto conosceremo qualcosa di nuovo su questo controverso sovrano.
      A presto!

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